Salti, saltelli e distensione di tutto il corpo. L’allenamento per le fasce del dott. Robert Schleip prevede l’esecuzione di movimenti normalmente evitati in caso di dolori articolari e muscolari. Anche diversi corsi di movimento della Lega contro il reumatismo includono questi esercizi per le fasce. Sono infatti cinquanta gli istruttori dei corsi della Lega contro il reumatismo ad aver frequentato un apposito corso e a poter quindi proporre l’allenamento per le fasce.
Forme e interrelazioni delle fasce
Cosa sono le fasce? Il termine "fascia" ha origine latina e indica una struttura di tessuto connettivo. Questo nuovo termine sta acquistando via via maggiore popolarità da quando è stato avviato uno "studio internazionale sulle fasce".
Le fasce si trovano quasi dappertutto nel corpo: nella pelle (dove molti collocano il tessuto connettivo mettendolo in relazione con la cellulite) e anche nelle cartilagini, nelle ossa, nelle articolazioni, nei tendini, nei muscoli e negli organi, incluso il cervello e il midollo spinale.
Determinate cellule nelle fasce (come i fibroblasti) producono grandi quantità di sostanze diverse, soprattutto l’elastina e le fibre di collagene. Il collagene è una particolare forma di proteina. Le fibre di collagene sono in grado di formare dei fasci che raggiungono una resistenza alla trazione pari a quella dell'acciaio.
I fibroblasti producono anche delle fibre più flessibili che, grazie all’elastina, sono in grado di allungarsi per più del doppio della loro lunghezza. Esse si trovano tra i muscoli, gli organi e altri tessuti e svolgono contemporaneamente da lubrificante e collante. Una maggiore flessibilità ed elasticità di queste fibre si accompagna a un miglioramento della percezione del proprio corpo, della mobilità e delle prestazioni fisiche.
La moderna ricerca sulle fasce ha identificato un’interrelazione tra tutte le fasce del corpo. Esse infatti costituiscono un fitto intreccio che avvolge e pervade tutti i muscoli, le ossa e gli organi. Prendendo ad esempio i muscoli, questa rete di fasci non avvolge solo un singolo muscolo nel suo complesso, bensì ogni singolo fascio muscolare e ciascuna cellula muscolare. Senza le fasce, i muscoli perderebbero la forma, le ossa non avrebbero sostegno e gli organi non sarebbero in grado di rimanere nella loro posizione.
Caratteristiche straordinarie delle fasce
Gli ultrasuoni ad alta risoluzione hanno permesso di osservare le fasce e di scoprire delle caratteristiche sorprendenti. Le fasce, infatti, sono in grado di contrarsi indipendentemente dai muscoli. Esse accumulano energia e organizzano la propagazione della forza dei muscoli.
Inoltre, le fasce sono dotate di molti più recettori del movimento e del dolore rispetto ai muscoli e alle articolazioni. Queste caratteristiche rendono il tessuto connettivo il maggiore organo sensoriale del corpo umano. Esso è collegato al sistema nervoso vegetativo e invia continuamente segnali al cervello. Sono le fasce che ci consentono di percepire il nostro corpo e a coordinare tutti i movimenti senza dover comandare consapevolmente ogni singolo passo o ciascuna azione. Le fasce hanno inoltre una memoria emotiva: memorizzano tutte le esperienze vissute, soprattutto il dolore.
Fasce e mal di schiena
Le fasce sono molto sensibili e reagiscono a diversi stimoli, tra cui stress, sovraccarico dovuto a troppo sport e sollecitazioni insufficienti a causa della mancanza di movimento. In queste condizioni, le fasce elastiche si ispessiscono, si attaccano, si irrigidiscono e inviano dei segnali ai muscoli che sprigionano quindi i mediatori delle infiammazioni.
I ricercatori sospettano che, in questo contesto, sia in particolare la fascia lombare a causare dolori alla parte bassa della schiena. La fascia lombare è la fascia più grande del corpo. Essa è posizionata al di sopra del bacino e collega i muscoli della schiena ai muscoli del gluteo e femorali.
Fitness per le fasce
"La mancanza di movimento causa l’incollamento" è una famosa citazione del ricercatore delle fasce Robert Schleip. Muoversi regolarmente stimola i fibroblasti a sostituire le cellule invecchiate delle fasce con nuove cellule elastiche. I movimenti come salti, saltelli, danza e distensioni con una catena il più estesa possibile sono particolarmente stimolanti. In questo contesto, "catena estesa" non significa distendere solamente il polpaccio o la coscia (come durante i comuni esercizi di stretching), ma eseguire un singolo esercizio complessivo di distensione che includa contemporaneamente, per esempio, la parte bassa della schiena, il sedere e le gambe fino alla pianta del piede (fascia plantare).
Fonte
«Bindegewebe. Ein neues Kapitel der Heilkunst?» (Tessuto connettivo. Un nuovo capitolo della medicina?), in: GEO 2015/2, pag. 98-119