Consigli per acquisire più sicurezza ed equilibrio

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Museum Hundertwasser

Che tempi bizzarri: per provare a camminare su un terreno irregolare, al giorno d'oggi, bisogna addirittura andare in un museo. Per esempio, al Ballenberg. Nelle vecchie cascine del Museo all'aperto svizzero, è meglio stare attenti a dove si mettono i piedi, vista la grande quantità di travi irregolari del pavimento. Ancora più impressionante è l'esperienza alla Kunst Haus Wien, che ospita il Museo Hundertwasser (vedi foto). In alcuni punti il pavimento è spaventosamente irregolare e la sua superficie a mosaico sembra quasi che si muova.

Per Hundertwasser i pavimenti piatti sono un'invenzione degli architetti fatta per le macchine. Camminare su superfici lisce come asfalto e cemento allontana le persone dal contatto naturale con la terra e offusca i loro sensi, con conseguenze disastrose per l'equilibrio psichico e il benessere.[1]

D'altra parte, negli edifici residenziali adatti agli anziani, si fa ogni sforzo per livellare tutte le entrate e le superfici del pavimento. Norme e linee guida dettagliate garantiscono un percorso senza gradini né dislivelli dalla strada all'androne, fino all'interno dell'edificio. Anche negli alloggi per anziani i passaggi da una stanza all'altra sono sempre in piano. Solo alla porta dell'abitazione e verso il balcone può esserci una soglia o uno spigolo con un'altezza massima di 25 mm.[2]

Dove non ci sono irregolarità, però, non ci sono nemmeno opportunità di allenamento per il senso dell'equilibrio, le articolazioni e i muscoli. Barbara Zindel (fisioterapista) e Natalie Scheuermeier (terapista occupazionale) hanno deciso di risolvere questo dilemma insegnando alcune strategie per una maggiore sicurezza ed equilibrio.

Camminare su asfalto

Lega svizzera contro il reumatismo: Passiamo gran parte della nostra vita camminando su terreni livellati artificialmente. Quali sono le conseguenze?

Natalie Scheuermeier: Le superfici lisce e piatte sono pura monotonia per il nostro corpo. Più saliamo e scendiamo in natura, più varia la posizione delle nostre articolazioni dai piedi alle anche, così come l'allineamento del bacino e l'uso dei muscoli di quasi tutto il corpo. E più il terreno è strutturato, a volte ruvido, altre liscio, sassoso, sabbioso, scivoloso e così via, più le articolazioni e i muscoli devono lavorare attivamente. Ogni singola combinazione di condizione del suolo e angolo di inclinazione rappresenta uno stimolo speciale. Ecco perché, facendo un'escursione varia, si sperimenta un potpourri di movimenti articolari e contrazioni muscolari infinitamente diversi. Al contrario, sui pavimenti livellati artificialmente ripetiamo sempre e solo uno stesso schema motorio minimo. Se inciampiamo e ci sloghiamo la caviglia, diamo la colpa alla buca nel terreno. Ma la disavventura è almeno per metà colpa della nostra caviglia, a cui manca l'allenamento sui terreni irregolari.

Barbara Zindel: Evitando i terreni irregolari, non alleniamo neanche il nostro senso dell'equilibrio. Chi può, dovrebbe spesso incamminarsi su percorsi impegnativi, ripidi e in pendenza (dove possibile, anche a piedi nudi): questo stimola il nostro senso dell'equilibrio ed esercita il riflesso del corpo per l'equilibrio. È solo quando diventiamo sedentari e incerti nel cammino in età avanzata che il rischio di cadere su un terreno irregolare supera il suo potenziale effetto di allenamento. A quel punto deve entrare in gioco un'altra strategia.

Lega svizzera contro il reumatismo: Che tipo di strategia?

Barbara Zindel: Nelle persone anziane notiamo non solo la perdita di equilibrio del corpo, ma anche una drastica diminuzione della forza muscolare delle gambe. Gli anziani compensano questi deficit muovendosi con più attenzione, ricorrendo a corrimano, appigli e strutture di sostegno, come pure facendo pause più spesso. Le persone scelgono intuitivamente una strategia di adattamento.

Natalie Scheuermeier: Tuttavia, questa strategia fallisce tanto più quanto più i poteri cognitivi si affievoliscono. Molte persone anziane mostrano debolezze di prestazioni nei compiti duali a carattere motorio-cognitivo, il cosiddetto dual-tasking. Con questo si intende, per esempio, camminare (motorio) e parlare (cognitivo) allo stesso tempo. O salire le scale (motorio) e allo stesso tempo prendere la chiave di casa dal portachiavi (cognitivo). Chiunque si fermi o faccia una pausa in un'attività per pensare e rispondere a una domanda tradisce già una debolezza nel dual-tasking e, come dimostrano gli studi, ha un rischio maggiore di cadere.3

Barbara Zindel: Il pericolo di cadere è ancora maggiore quando si aggiungono altri fattori di rischio, primo fra tutti la paura delle cadute. È stato dimostrato che la paura di cadere aumenta il rischio di cadute, anche in persone che non ne hanno ancora subito una. Altri fattori di rischio sono il rallentamento dei riflessi fisici (specialmente il riflesso dell'equilibrio) e i dolori articolari che interferiscono con l'andatura. Per esempio, la probabilità di cadere in una situazione di dual-task è cinque volte maggiore in caso di disturbi dell'andatura.4

Studio caduta

Lega svizzera contro il reumatismo: Che si può fare in questi casi?

Barbara Zindel: Nel nostro programma di prevenzione delle cadute, insegniamo esercizi speciali di movimento e di equilibrio e motiviamo le persone a partecipare ai corsi di movimento della Lega contro il reumatismo. Inoltre, rileviamo le condizioni di vita degli anziani e diamo consigli su come eliminare possibili fonti di pericolo. Secondo lo Studio sulle cadute della ZHAW, che ha coinvolto oltre 5000 anziani, una singola visita a domicilio riduce il tasso di cadute del 24%.

Lega svizzera contro il reumatismo: Molti incidenti si verificano in bagno. Perché? E come ci si può proteggere da questo?

Natalie Scheuermeier: Gli architetti tedeschi usano un sinonimo per il bagno: «Nasszelle», letteralmente «cella umida». Questa espressione richiama involontariamente i due pericoli per la sicurezza: il rischio di scivolare su superfici bagnate e viscide e gli spazi stretti in molti bagni, box doccia e vasche, dove tuttavia ci muoviamo così tanto. Per esempio, quando ci insaponiamo o ci spalmiamo la crema su tutto il corpo o ci giriamo e contorciamo per raggiungere l'asciugamano o lo shampoo.

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Consiglio: sgabello per doccia regolabile in altezza con piedini in gomma

Barbara Zindel: Tuttavia, in ogni «cella umida» c'è spazio per uno sgabello, sia davanti al lavabo che nella doccia. Per molte persone anziane, è un grande sollievo poter fare la doccia e prendersi cura di se stesse stando sedute. Uno sgabello da doccia è consigliato a tutti coloro che camminano in modo instabile a piedi nudi, che perdono rapidamente l'equilibrio stando in piedi su una gamba sola, e che spesso hanno anche problemi di vista sotto la doccia senza occhiali, quando la schiuma cola sugli occhi o il vapore di una doccia calda prolungata offusca la vista; inoltre, la fonte di luce in bagno non sempre illumina tutti gli angoli della doccia.

Natalie Scheuermeier: Oltre a un sedile, anche una maniglia di sostegno laterale può garantire maggiore sicurezza. Se non è possibile o non si vogliono praticare fori nel muro, si consiglia di utilizzare il sistema di sostegno adesivo (vedi foto a sinistra). Si può applicare su tutte le piastrelle lisce con un sistema adesivo certificato per dispositivi medici. Altre maniglie funzionano con un sistema a ventosa che include un indicatore di sicurezza (vedi foto a destra). L'indicatore invia un segnale quando la forza di aderenza diminuisce e la maniglia di sostegno deve essere staccata e fissata di nuovo. È importante che ognuna delle due ventose poggi completamente su una piastrella, non a ridosso delle fughe.

2 Maniglie di sostegno

Barbara Zindel: I nostri clienti si trovano bene con le maniglie di sostegno mobili, ma le maniglie fisse sono ancora preferibili per ragioni di sicurezza. D'altra parte, le maniglie di sostegno mobili hanno il vantaggio di poter essere provate in posti diversi e riposizionate finché non sono esattamente dove si desidera. Forse anche vicino alla toilette o da qualche altra parte nell'appartamento, in prossimità di un gradino dove manca un corrimano.

Lega svizzera contro il reumatismo: Cos'altro può essere ottimizzato?

Barbara Zindel: Durante le visite a domicilio per la prevenzione delle cadute, incontriamo ripetutamente i classici pericoli d'inciampo come i cavi allentati o una scarsa illuminazione. Tali rischi di caduta possono essere eliminati o ridotti con relativa facilità. Ma anche i cambiamenti comportamentali sono altrettanto importanti. Le persone anziane dovrebbero sempre indossare pantofole chiuse in casa invece di ciabatte o infradito aperte, e accendere sempre le luci quando si muovono in casa al crepuscolo.

Natalie Scheuermeier: Per ridurre il rischio di inciampare su dislivelli e soglie o di cadere dalle scale, consigliamo di applicare una fascia antisdrucciolo fluorescente. Oltre ad essere facilmente visibile (per far brillare la fascia basta anche un debole raggio di luce) risulta anche percepibile, fungendo da arresto, grazie alla sua superficie simile alla carta vetrata. Quindi, anche durante il giorno, si rivela una misura di sicurezza sensata in alcune situazioni. Per esempio, quando si porta un cesto della biancheria con entrambe le mani e si tende a sentire più che vedere i gradini delle scale. La fascia antisdrucciolo può essere applicata su tutta la scala o anche solo sul primo e sull'ultimo gradino, per segnalare che la zona di pericolo delle scale inizia o finisce in quel punto.

Barbara Zindel: Esatto, spesso bastano semplici misure per ridurre i rischi di sicurezza all'interno delle proprie quattro mura. Bisogna solo imparare a identificarli. La nostra illustrazione del soggiorno fornisce alcuni suggerimenti utili al riguardo.

Pericoli nel soggiorno
  1. Accesso al balcone o allo spazio esterno con gradino
  2. Telefono poco accessibile in caso di emergenza
  3. Tovaglia troppo lunga
  4. Tappeto con angoli non fissati e bordi rialzati
  5. Cavi sciolti
  6. Oggetti sul pavimento: riviste, giochi per gatti, scarpe
  7. Parte anteriore dei gradini delle scale non segnalata e senza antiscivolo
  8. Corrimano troppo corto
  9. Illuminazione insufficiente

Note

  1. Hundertwasser: Der unebene Boden (il pavimento irregolare). Disponibile su questo link.
  2. Bohn, F.: Promemoria «Concezione di abitazioni destinate agli anziani». 2^ edizione. Zurigo: Centro svizzero per la costruzione adatta agli handicappati; 2014. https://architettura-senzaostacoli.ch/
  3. Lundin-Olsson L, Nyberg L, Gustafson Y. «Stops walking when talking» as a predictor of falls in elderly people. Lancet 1997; 349: 617.
  4. Beauchet O, Annweiler C, Dubost V et al. Stops walking when talking: a predictor of falls in older adults? Eur J Neurol 2009; 16: 786-795.

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