Riuscire a dimenticare il dolore nella vita quotidiana

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I Stock 464991861 Foto Halfpoint

La signora M. soffre di artrite reumatoide da quando era adolescente. I primi anni di malattia sono stati caratterizzati dal dolore. Solo con la diagnosi corretta e il successivo trattamento è iniziata per lei una fase migliore. Oggi, la quarantenne madre di tre figli ha riacquistato una buona qualità di vita e conduce un’esistenza attiva.

«Il dolore era una presenza costante»

«Ci sono voluti circa tre anni dalla comparsa dei primi sintomi alla diagnosi», racconta la signora M. La diagnosi è stata una sfida: «All'epoca non si pensava che il reumatismo si potesse manifestare in adolescenza. Inoltre, le opzioni terapeutiche erano limitate e non sufficientemente efficaci. La malattia, e soprattutto il dolore, mi hanno accompagnata per lunghi periodi della mia vita», ricorda la signora M.

«Pensi che per molti anni mio marito mi ha aiutata a entrare nella vasca alle 5 del mattino per fare un bagno caldo che mi liberasse dalla rigidità mattutina e mi consentisse di muovermi. Ciononostante, provavo un dolore di fondo per tutta la giornata.»

La malattia è impegnativa anche dal punto di vista mentale, soprattutto a causa del dolore costante. «Il dolore è sempre stato al centro della mia vita e ha influenzato tutti gli ambiti della mia esistenza. Ero spossata, soffrivo di problemi di concentrazione, a volte ero impaziente e non riuscivo a esprimere appieno il mio potenziale.»

Frau M

La signora M., farmacista, ha persino dovuto cambiare lavoro a causa dell'artrite reumatoide. Con la diagnosi corretta, sono state finalmente gettate le basi per il trattamento, anche se i primi tentativi di terapia non hanno avuto molto successo.

“Per poter affrontare le cause della malattia con la terapia, serve una diagnosi chiara. È fondamentale. Senza diagnosi ci limitiamo a trattare i sintomi, di solito con un successo limitato. Purtroppo, a volte passa molto tempo prima che le persone colpite si rivolgano a personale specializzato in reumatologia. È un peccato perché la diagnosi e la terapia sono spesso una grande rivelazione.“
Dr. med. Heino Prillwitz, specialista in reumatologia di Weinfelden

La svolta

Solo con le nuove opzioni terapeutiche la situazione della signora M. ha subito una svolta. Ricorda: «È stato davvero un grande cambiamento. All'improvviso ero di nuovo padrona della mia vita. Oggi ho una vita normale, ho la mia famiglia, posso lavorare e dedicarmi ai miei hobby nel tempo libero.» La signora M. ha raggiunto la cosiddetta remissione, il che significa che non è vi è più alcuna attività misurabile della malattia. Per lei, la cosa più importante è essersi liberata dal dolore.

Tuttavia, il lungo periodo di dolore costante ha lasciato il segno. I dolori cronici possono avere un impatto sul carattere e sulla vita quotidiana. Rappresentano un grande peso per le persone colpite e per le loro famiglie. La signora M. è convinta che «molte persone colpite non affrontano in modo specifico il dolore e pensano che passerà. Ma non è così.»

La malattia è ancora una realtà per la signora M., perché deve sottoporsi regolarmente alla terapia. Eppure: «La terapia giusta è stata come azionare una leva», spiega la donna con una risata.

“Oggi si può ottenere molto con terapie adeguate. Per noi dottori e dottoresse rappresentano un salto di qualità, perché ora possiamo parlare dell'obiettivo terapeutico della remissione, che significa la completa riduzione del disagio causato dalla malattia. Dal punto di vista della persona colpita, la cosa più importante è che possa «dimenticare» la malattia nella vita quotidiana, che il dolore e il gonfiore scompaiano. Quando questo accade, ci dà la certezza di essere sulla strada giusta per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati. Vivere questa esperienza è molto motivante ed edificante.“
Dr. med. Heino Prillwitz

La Lega contro il reumatismo può aiutare

Valerie Krafft 005 4 B

La Lega svizzera contro il reumatismo ha individuato nel dolore il tema per il 2022 e il 2023 e sostiene le persone affette da dolore con opuscoli, podcast e molte informazioni. Valérie Krafft, direttrice della Lega svizzera contro il reumatismo, spiega: «Aiutiamo anche con colloqui e consulenze che avvengono in modo molto semplice e informale, per telefono o via e-mail, senza prenotazioni né tempi di attesa, per un supporto il più rapido e utile possibile. Soprattutto al momento della diagnosi, quando alle persone colpite crolla il mondo addosso, il potenziale di supporto della Lega svizzera contro il reumatismo è grande. Vogliamo dare speranza e mostrare prospettive.»

Questo articolo è apparso in occasione del World Arthritis Day 2022 nella rivista «Schweizer Hausapotheke», n. 8, 2022.