Olio di CBD: restrizioni ed espedienti

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Numerose persone colpite dal reumatismo e soprattutto dalla fibromialgia utilizzano l’olio di CBD per combattere disturbi legati al sonno, irrequietezza e dolore. Si dice che il cannabidiolo (CBD) non psicoattivo abbia effetti antinfiammatori, rilassanti, antispasmodici, migliori l’umore e attenui l’ansia.

È noto che gli oli di CBD sono spesso assunti per via orale. L’assorbimento attraverso la mucosa orale è un metodo efficiente. A questo scopo, la maggior parte dei tappi è dotata di pipetta contagocce.

La valutazione dell’UFSP

In risposta a una richiesta della Lega svizzera contro il reumatismo, l’UFSP scrive: «Abbiamo scoperto che i prodotti contenenti CBD destinati all’ingestione sono venduti come prodotti disciplinati dalla legislazione sui prodotti chimici, al fine di eludere i requisiti della legislazione sugli agenti terapeutici o sulle derrate alimentari. Tuttavia, i prodotti chimici disciplinati dalla legislazione sui prodotti chimici non sono in nessun caso destinati all’ingestione. Non sono testati a questo scopo e non sussistono pertanto requisiti di qualità come per gli agenti terapeutici o le derrate alimentari.»

La decisione dell’organo di notifica per prodotti chimici

Su richiesta dell’UFSP, l’organo di notifica per prodotti chimici svizzero ha emesso nella primavera del 2022 una decisione per la denaturazione degli oli di CBD (disciplinati dalla legislazione sui prodotti chimici). Questa sancisce quindi la non commestibilità degli oli con l’aggiunta di denaturanti. Una volta terminato il periodo di transizione di sei mesi, gli oli di CBD non denaturati non dovrebbero più essere venduti.

Due tipi di reazioni dell’industria della canapa

Fornitori e produttori reagiscono in modo diverso alla nuova situazione. Alcuni denaturano i loro oli di CBD e appongono sulla confezione le necessarie avvertenze per i prodotti chimici.Conosciamo questi simboli di pericolo grazie ai detergenti.

Altri eludono la denaturazione rietichettando gli oli di CBD come prodotti cosmetici. Tuttavia, per soddisfare le relative condizioni di autorizzazione, il contenuto di CBD dei loro prodotti non deve superare un certo valore.

In linea di principio, è quindi possibile passare all’olio di CBD commestibile di produzione svizzera. Anche se gli oli di CBD non denaturati ad alta percentuale stanno scomparendo dalla gamma.

Dal punto di vista delle persone interessate

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Per molti, l’olio di CBD fa parte dell’armadietto dei medicinali. In genere è molto ben tollerato anche in caso di uso prolungato. Anche l’OMS ha ripetutamente confermato che il CBD non presenta pericoli o effetti collaterali significativi.

Eventuali effetti collaterali come la diarrea sono praticamente sempre dovuti a un sovradosaggio massiccio. Il gusto intensamente terroso e amaro dovrebbe in realtà scoraggiare questa pratica, per non parlare dei costi elevati, che non devono essere coperti dalla cassa malati. Il principio vale per tutti i prodotti a base di cannabis, compresi gli oli di CBD.

Nessuno è ancora riuscito a dimostrare cosa dovrebbe rendere la comune assunzione orale di olio di CBD un rischio per la salute. È quindi comprensibile che le voci critiche lamentano l’intenzione della decisione sulla denaturazione di mirare a impedire l’autotrattamento con il CBD.

La situazione in generale non è soddisfacente. I prodotti terapeutici a base di erbe innocui, come gli oli di CDB, non dovrebbero essere disciplinati dalla legislazione sui prodotti chimici, che li mette sullo stesso piano dei detergenti per vetri o dei carburanti liquidi, la cui ingestione può causare gravi intossicazioni.

In generale, si può dare fiducia: i fornitori e i produttori di oli di CBD denaturati devono preparare una scheda di dati di sicurezza che includa il codice UFI per ogni prodotto. Il codice UFI consente l’identificazione univoca della formula.

I fornitori e i produttori di oli cosmetici di CBD devono avere a disposizione un file di informazioni sul prodotto (FIP) che descrive il metodo di fabbricazione, fornisce informazioni sulle buone pratiche di fabbricazione (Good Manufacturing Practice, GMP) e contiene un rapporto di sicurezza redatto da uno specialista qualificato.

Tuttavia, è probabile che un numero maggiore di consumatori svizzeri ordini oli di CBD non denaturati esteri presso negozi online o si procuri questi prodotti in luoghi diversi da farmacie e drogherie. In definitiva, il nuovo regolamento non contribuisce né alla garanzia di qualità né alla protezione dei consumatori.

Fonti

Decisione di portata generale dell’organo di notifica per prodotti chimici in merito all’immissione in commercio di olio profumato contenente CBD, visto l’articolo 10 capoversi 1 e 2 in combinato disposto con l’articolo 1 capoversi 1-3 della legge federale del 12 giugno 2009 sulla sicurezza dei prodotti (LSPro, 29.03.2022).

UFSP/Swismedic: Prodotti contenenti cannabidiolo (CBD). Panoramica e guida all’applicazione. Stato al 21.04.2021.

CI Canapa: L'UFSP sta cercando di mettere un freno agli oli di CBD. [Comunicato stampa del 08.04.2022]. Disponibile a questo link. Ultima visualizzazione il 05.09.2022.

MEDCAN (Associazione Medical Cannabis Svizzera): Divieto del cannabidiolo in Svizzera: l’olio di CBD deve essere reso non commestibile [notizia del 09.04.2022]. Disponibile a questo link. Ultimo accesso il 05.09.2022.

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