Nei giorni buoni, Mia Rossi sembra una giovane donna sana. In genere nessuno nota che il suo corpo, dentro, è segnato da una malattia reumatica.
Mia Rossi* ha dovuto scoprire in giovane età cosa significa vivere con una malattia invisibile. Soffre di artrite giovanile e di una deformità della colonna vertebrale sin dai tempi della scuola. Inoltre, i trattamenti a base di cortisone hanno reso le sue ossa sempre più fragili (osteoporosi) già da adolescente.
Fortunatamente, grazie a un complesso intervento chirurgico e a numerose terapie, la malattia è in remissione. Mia si diploma alla scuola di commercio e inizia a lavorare in ufficio. Tutto sembra perfetto, fino a quando la malattia non si ripresenta. All’inizio Mia fa finta di niente. Stringe i denti e svolge il suo lavoro al meglio delle sue possibilità.
Quando però i dolori diventano troppo forti resta a casa. Più di una volta. Non passa molto tempo prima che le sue colleghe inizino a parlare alle sue spalle. Durante un aperitivo aziendale fanno dei commenti su Mia: «Scusa, ma non fa altro che fingere! Appena si può mangiare gratuitamente guarisce…» Mia, che ha sentito tutto, vorrebbe sprofondare nel pavimento. Perfino il suo capo la accusa di mancare di impegno. Dopo questo colloquio, Mia torna a casa sciolta in lacrime. «Avevo paura di perdere il lavoro se si fosse saputo della mia malattia, ma non sapevo cosa fare.»
“Oggi vado di nuovo al lavoro con piacere.“
Mia Rossi*, 24 anni
Per disperazione si rivolge, fortunatamente, alla Lega svizzera contro il reumatismo. Grazie alla nostra consulenza sociale, Mia apprende come discutere al meglio della propria malattia sul posto di lavoro e quali sono le possibilità per continuare a lavorare nonostante la sua malattia reumatica. I risultati sono ottimi: dopo aver informato il capo e le colleghe, tutti sono lieti che Mia abbia parlato apertamente della propria malattia. Le è stato possibile ottimizzare
le sue condizioni lavorative e, per esempio, attrezzare la scrivania con mezzi ausiliari per proteggere le articolazioni. «Oggi vado di nuovo volentieri in ufficio. Sentire il sostegno delle colleghe è una delle sensazioni più belle.»
Chi soffre di una malattia reumatica grave necessita del nostro aiuto per superare crisi esistenziali e difficoltà nella vita quotidiana.
*Nome e foto modificati per tutelare la persona colpita.