Svantaggi professionali per i malati reumatici

Zurigo, 27 febbraio 2018  

Una patologia reumatica non dovrebbe essere un impedimento alla carriera, eppure la maggior parte dei malati percepisce uno svantaggio professionale a causa della propria patologia. Secondo l’attuale sondaggio, si tratta del 59% dei partecipanti. Ben il 18% si sente molto svantaggiato. In totale sono 374 i malati reumatici professionalmente attivi che hanno partecipato al sondaggio “Reumatismo e lavoro” nell'arco di quattro mesi.

Costi elevati per le assenze sul lavoro

Secondo l’UFSP, nel gruppo delle malattie non trasmissibili sono le malattie reumatiche (muscoloscheletriche) a comportare i costi diretti e indiretti più elevati, molto maggiori rispetto ai costi relativi a cancro o malattie cardiovascolari. Si tratta di dati sorprendenti visto che le malattie reumatiche sono comunemente associate alle persone anziane. Di fatto, però, in Svizzera sono 2 milioni le persone affette da patologie reumatiche. I costi che ne derivano sono elevati, soprattutto i costi indiretti legati, per esempio, alle assenze sul lavoro.

Dirlo o non dirlo?

Il 12% dei partecipanti non ha informato della propria malattia reumatica né i superiori, né i colleghi. È positivo il fatto che la grande maggioranza dei partecipanti abbia comunicato o non nasconda la propria patologia reumatica all’interno dell’ambiente lavorativo. Infatti, solo i datori di lavoro informati hanno la possibilità di venire incontro alle esigenze dei collaboratori con una malattia reumatica.

Molti vorrebbero più tolleranza

Il 34% dei partecipanti desidera una maggiore tolleranza da parte del datore di lavoro per l’impossibilità di assumere gli stessi carichi di lavoro o seguire gli stessi ritmi dei colleghi senza problemi di salute. Spesso si tratta di piccoli cambiamenti che però fanno una grande differenza per chi ha una patologia reumatica. Per esempio, un partecipante desidererebbe un divano per potersi sdraiare durante le pause.

Professionalmente attivi nonostante la malattia reumatica

Nonostante le limitazioni sul posto di lavoro, la maggior parte dei malati reumatici sente davvero il bisogno di lavorare, anche se solo part-time. Il 56% dei partecipanti al sondaggio della Lega contro il reumatismo dichiara di lavorare a tempo parziale a causa della propria malattia reumatica. È ragguardevole anche il fatto che il 47% dei partecipanti riesca a gestire un impiego a tempo pieno nonostante la propria patologia reumatica. La lega svizzera contro il reumatismo, con un’ampia gamma di materiale informativo e servizi di consulenza, aiuta i malati reumatici a restare professionalmente attivi il più a lungo possibile.  

Per l’analisi approfondita del sondaggio visitare il link: www.reumatismo.ch/sondaggio-re...

Maggiori informazioni Eva Rösch, Public Relations & Fundraising, Tel. 044 487 40 00, e.roesch@rheumaliga.ch