Tre validi motivi per smettere di fumare
Il tabacco, o meglio il fumo di tabacco, contiene più di 200 sostanze tossiche, in parte cancerogene. I malati di reumatismo sono però esposti ad altri due effetti negativi. In primo luogo, il tabacco danneggia le ossa e il tessuto cartilagineo. In secondo luogo, le sostanze contenute nelle sigarette favoriscono la formazione di anticorpi ad azione infiammatoria. Rinunciare alle sigarette è quindi essenziale per chi soffre di reumatismo infiammatorio o ha un elevato rischio (per es. di natura genetica) di soffrirne.
1. I fumatori sono più soggetti alle patologie reumatiche rispetto ai non fumatori.
Il consumo abituale di tabacco può provocare il reumatismo. Questa relazione è stata oggetto di ricerche approfondite nel caso dell’artrite reumatoide.
Numerosi studi eseguiti negli ultimi trent’anni dimostrano che il fumo aumenta il rischio di sviluppare l’artrite reumatoide. L’elemento più determinante non è la quantità assunta giornalmente, bensì la durata in anni del consumo di nicotina. Per chi ha fumato per molto tempo ed è riuscito a smettere sono necessari dieci anni senza nicotina per abbassare il proprio rischio di artrite reumatoide al livello di un non fumatore.
Anche nel caso di altre forme di reumatismo infiammatorio, come il morbo di Bechterew o l’artrite psoriasica, sono presenti studi che dimostrano che il consumo di sigarette favorisce l’insorgere delle malattie reumatiche. È evidente che il fumo sia un fattore scatenante delle malattie reumatiche, anche se non l’unico.
2. Le malattie reumatiche sono più intense nei fumatori rispetto ai non fumatori.
Il fumo non aumenta solo il rischio di sviluppare una malattia reumatica, ma ne peggiora anche il decorso.
Gli studi dimostrano che i fumatori colpiti da artrite reumatoide soffrono di dolori più intensi, subiscono attacchi più frequenti e presentano un maggiore deterioramento delle articolazioni (progressione radiologica) rispetto ai malati di artrite reumatoide che non fumano. I fumatori necessitano quindi di analgesici e altri medicinali più forti e in maggiore quantità, con un conseguente aumento dei rischi farmacologici e degli effetti collaterali.
La situazione è simile per altre forme di reumatismo infiammatorio, anche se si hanno a disposizione molti meno dati. Nel caso del morbo di Bechterew è stato dimostrato che i fumatori presentano già nella fase iniziale un’attività della malattia notevolmente più intensa rispetto ai non fumatori.
3. L’efficacia della terapia è inferiore nel caso dei fumatori.
Infine, il fumo ha anche un effetto sfavorevole sul trattamento farmacologico del reumatismo. I farmaci risultano meno efficaci.
Come dimostrato in particolare per i medicamenti di base, la risposta dei fumatori è inferiore rispetto ai non fumatori. Ciò vale sia per i comuni medicamenti di base sintetici (come il metotressato), sia per i farmaci biologici (medicamenti di base prodotti con biotecnologie) e presumibilmente anche per i biosimilari.
I malati di reumatismo che fumano hanno quindi minori possibilità di controllo dell’attività della malattia e di remissione dei disturbi.
Smettere di fumare quando si soffre di reumatismo!
Il consumo di tabacco provoca di per sé diversi processi infiammatori nel corpo e peggiora le infiammazioni già presenti. I malati di reumatismo che smettono di fumare traggono beneficio da un decorso della malattia più lieve e più controllabile con i farmaci.