I mitocondri sono minuscoli organuli all’interno delle cellule. Con una lunghezza tra 2 e 5 micrometri (milionesimi di metro), i mitocondri hanno dimensioni simili ai batteri. Hanno una forma ovale o tubulare e sono circondati da una doppia membrana: quella esterna è liscia, mentre quella interna presenta delle pieghe.
Le numerose pliche (creste) nella membrana interna ne aumentano la superficie. Se si distendesse su un piano la membrana interna dei mitocondri di un grammo di cellule epatiche, si occuperebbe un’area di 3 m2.
I mitocondri hanno in serbo molte altre sorprese. Si presume che derivino da batteri che, all’inizio dell’evoluzione, entrarono in simbiosi con le cellule primordiali da cui deriviamo. I mitocondri posseggono 37 geni propri contenenti il codice per la sintesi di 13 diverse proteine. Queste informazioni genetiche vengono trasmesse ai discendenti solo attraverso i mitocondri materni. Tutti i figli della stessa donna, quindi, hanno lo stesso DNA mitocondriale. Il DNA è immerso liberamente nel fluido della matrice e può quindi essere esposto a influssi dannosi.
Ma qual è il compito principale dei mitocondri? Sono le nostre centrali energetiche: forniscono alle cellule la molecola più ricca di energia, di cui consumiamo giornalmente circa 70 chilogrammi.
I mitocondri producono l'energia per la vita
Ogni giorno, miliardi di mitocondri all’interno delle nostre cellule sintetizzano la più importante molecola energetica per il nostro organismo: l’adenosina trifosfato, o ATP. Tutti gli organi e i muscoli utilizzano la molecola ATP come fonte di energia. Gli esponenti della bioenergetica identificano l’ATP con Qi. Questo termine cinese, privo di una traduzione univoca, indica l’energia vitale universale. Accrescerla, curarla e trasformarla all’interno del corpo è il significato e lo scopo del Qi Gong.
In media, una persona ha bisogno ogni giorno tra i 60 e i 70 kg di ATP, con punte fino a 100 kg. Il metabolismo energetico ammonta all’enorme cifra di 10 milioni di molecole di ATP al secondo per ciascuna cellula.
Per comprendere a fondo la produzione di ATP sono necessarie competenze di chimica che vanno oltre la cultura generale. Ci limiteremo a indicare che i mitocondri producono l’ATP nella membrana interna utilizzando ossigeno e glucosio e con il contributo di numerosi enzimi. In questo processo, la reazione del gas tonante (che si studia a lezione di chimica) all’interno della catena respiratoria viene suddivisa in numerosi passaggi singoli che tengono continuamente sotto controllo l’energia e, al termine, forniscono molecole di ATP.
Oltre alla produzione di energia, i mitocondri svolgono altri compiti importanti. Per esempio, all’interno della matrice si svolge il processo metabolico chiamato ciclo di Krebs (ciclo dell'acido citrico), che fornisce all’organismo sostanze costituenti prevalentemente sotto forma di amminoacidi, gli elementi costitutivi delle proteine. Per svolgersi efficacemente, il ciclo di Krebs necessita di sufficienti quantità di vitamina B1, B2, B3, B6, acido alfa lipoico, calcio e magnesio.
Quantità e distribuzione
Dove si trovano i mitocondri? In tutte le cellule, eccetto nei globuli rossi. Gli organi o i tessuti con un fabbisogno maggiore di energia o con un metabolismo più rapido presentano un maggiore numero di mitocondri nelle cellule, in media tra 500 e 2000.
Le cellule muscolari, nervose e sensoriali contengono una grande quantità di mitocondri. Questo numero è invece molto ridotto nelle cellule cartilaginee, che vengono mosse solo passivamente e hanno un metabolismo lento. Per adattare la propria quantità al fabbisogno di energia, i mitocondri si moltiplicano crescendo e dividendosi (ogni cinque-dieci giorni).
L’attività dei mitocondri può essere misurata. Queste misurazioni però comportano costi di laboratorio molto elevati, oppure si basano sui metodi della bioenergetica, che non sono riconosciuti scientificamente.
Disfunzione dei mitocondri
I mitocondri indeboliti o danneggiati non riescono più a svolgere la catena respiratoria correttamente. Anche gli altri compiti importanti per le cellule non vengono più eseguiti a sufficienza. Invece di energia intracellulare, viene prodotto stress ossidativo. Si formano radicali liberi, che attaccano i mitocondri sani.
Le patologie derivanti dall’indebolimento o dal danneggiamento dei mitocondri si manifestano con debolezza, affaticamento ed esaurimento. Gli esponenti della medicina complementare annoverano sia la sindrome da fatica cronica (CFS), sia la fibromialgia nel gruppo delle malattie mitocondriali.
Fonti
(in ordine alfabetico per nome dell’autore)
- Aeschlimann, A., Acker, J., Sandor, P.S.: «Fibromyalgie Syndrom – Update 2016» («Sindrome fibromialgica - update 2016»), in: Fachzeitschrift Rheuma Schweiz n. 1/2017, pp. 42-50.
- Alan Baklayan: «Fibromyalgie und Mitochondrien-Aktivität» («Fibromialgia e attività mitocondriale», 2017). Link: http://healingfrequency.com/fibromyalgie-und-mitochondrien-aktivitaet/
- Sandra Frohenfeld: Mitochondrien für Anfänger. Symptome und Therapie. Für ein Leben mit mehr Vitalität und Energie («Mitocondri per principianti. Sintomi e terapia. Per una vita con più vitalità ed energia»), CreateSpace Independent Publishing Platform 2017.
- Jürgen Groth: Meine Moleküle. Deine Moleküle. Von der molekularen Individualität («La mia molecola. La tua molecola. L’individualità molecolare»), Berlino 2014 (versione online). Link: http://www.meine-molekuele.de
- Roger Jahnke: «Physiological Effects of Qigong and Yoga/Pranayama» (o.J.). Link: http://www.feeltheqi.com/articles/rc-physiological.htm
- Dr. Kersten.com: Das chronische Fatigue-Syndrom (CFS, ME). Disponibile a questo link.
- Dr. med. Bodo Kulinski, Anja Schemionek: Schulmedizin? Heilung ausgeschlossen! Mitochondrientherapie – die Alternative («Medicina tradizionale? Niente guarigione! La terapia mitocondriale è l’alternativa»), Bielefeld 5a ed. 2016.
- Wikipedia: «Mitocondrio», visualizzato il giorno 08.01.2018.